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Posts Tagged ‘scrittori rumeni’

A maggio in “Orizzonti culturali italo-romeni”

9 Maggio 2016 Commenti disabilitati

ORIZZONTI CULTURALI ITALO-ROMENI (n. 5, maggio 2016, anno VI) mensile online bilingue; per l’edizione romena, cliccare qui.

Edizione italiana

Professione badante: luci e ombre di molte storie di casa nostra
Sono poco meno di un milione e quasi non c’è italiano che non ne abbia conosciuto una, magari di nome o di viso. Sono le badanti romene, protagoniste in Italia di molte storie, spesso luminose, talvolta opache. Ma cosa sappiamo realmente di loro e della loro vita? Cosa c’è dietro i loro nomi e, spesso, i luoghi comuni che le riguardano? Risponde, con un’ampia panoramica di testimonianze personali, il libro Badanti romene, di Giancarlo Germani e Alexandra Cristina Grigorescu (Viola Editrice, Roma 2015), un’opera di grande interesse di cui pubblichiamo il toccante capitolo dedicato ai figli.

Romania_salone2016La Romania e le culture del mondo al Salone del Libro di Torino 2016 Dal 12 al 16 maggio si svolgerà a Torino la XXIX edizione del Salone Internazionale del Libro: ospite di quest’anno, la cultura dei Paesi Arabi. Anche la Romania, grazie all’Istituto Culturale Romeno, Centro Nazionale del Libro e Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia sarà presente alla prestigiosa manifestazione, con uno stand e una serie di eventi sul tema «La Romania incontra le culture del mondo». La grafica dello stand ricorderà i 140 anni dalla nascita di Constantin Brâncuși e i 120 anni dalla nascita di Tristan Tzara. Il programma completo degli eventi ospitati dallo stand può essere scaricato qui.

Ana Blandiana, un classico della poesia. Intervista a Dan Cepraga «La classicità dell’opera di Ana Blandiana è anzitutto dentro la sua scrittura, è la caratteristica principale del suo stile, poi dipende dall’autorità della sua figura pubblica e della sua biografia, dalla forza con la quale si è impegnata per la ricostruzione di una società civile in Romania». Lo sostiene il professor Dan Octavian Cepraga nell’intervista rilasciata a Mauro Barindi in occasione della IX edizione del Festival letterario «Incroci di civiltà», tenutosi a Venezia dal 30 marzo al 2 aprile. Presente alla manifestazione, tra gli altri, la celebre poetessa romena Ana Blandiana, cui è dedicata l’intervista.

«Una vita con Cioran». La testimonianza di Simone Boué Simone Boué_Cioran«È a Cioran che m’interesso, non a me». Una donna riservata, che preferisce la regalità del silenzio a quella della parola, e che mette il proprio uomo sempre in primo piano. È la testimonianza di Simone Boué, compagna di vita di Cioran, raccolta nel libro, a cura di Massimo Carloni, Una vita con Cioran. Intervista con Norbert Dodille (La scuola di Pitagora editrice). Cinquant’anni accanto a Cioran, facendosi carico anche delle ubbie del suo uomo: la testimonianza di Simone Boué apre scorci su un’intimità di vita dalle note sorprendenti, cariche di tenerezza. Recensione di Amelia Bulboacă.

«Dayan e altri racconti». Nei labirinti di Mircea Eliade Alla consistente lista delle opere di Mircea Eliade tradotte in italiano, si unisce il recente Dayan e altri racconti, a cura di H.C. Cicortaș (Bietti 2015), con tre testi scritti tra il 1975 e il 1982 e pubblicati inizialmente solo in Francia, paese adottivo dello scrittore. Eliade riesce a concentrare in questi racconti temi caratterizzanti il suo pensiero – religione e scienza, filosofia e mitologia – mentre il filo rosso che li unisce è rappresentato dall’elemento politico, con la onnipresente ombra della polizia politica del regime, la famigerata Securitate. Recensione di Elena Lavinia Dumitru.

Ascoltare come parla il mondo. In dialogo con Rodica Zafiu «Insegnare il romeno agli italiani è molto interessante perché professore e studente scoprono similitudini col parlato o con i dialetti spesso ignorate dai manuali. Gli italiani si sorprendono nel constatare che un costrutto di tipo a me mi piace possa essere di norma in un’altra lingua (mie îmi place), mentre io, partendo dalle loro domande, mi chiedo come si può descrivere la differenza fra Ce faci? e Ce mai faci?». È una delle tante battute di esperienza che arricchiscono l’intervista di Smaranda Bratu Elian a Rodica Zafiu, docente alla Facoltà di Lettere dell’Università di Bucarest.

XXI Colloquio internazionale di studi «Emil Cioran»: Sibiu, 12-14 maggio Dal 12 al 14 maggio avrà luogo a Sibiu e a Răşinari la XXI edizione del Colloquio internazionale di studi «Emil Cioran», organizzato dal Dipartimento di Studi romanzi dell’Università «Lucian Blaga» di Sibiu, a continuazione della lungimirante iniziativa ideata, avviata e condotta per molti anni dal compianto professor Eugène van Itterbeck. Tema di questa edizione sarà la solitudine, dimensione d’esperienza e categoria esistenziale a cui l’intera opera di Cioran riserva un ampio spazio. Lingua ufficiale del Colloquio sarà il francese. Pubblichiamo il programma della manifestazione.

Tomasi di Lampedusa protagonista della XL Serata Italiana di Bucarest Lo scorso 25 aprile si è volta a Bucarest la quarantesima edizione delle Serate Italiane, dedicata al volume di Giuseppe Tomasi di Lampedusa La Sirena e altri racconti, recentemente pubblicato in traduzione romena presso Humanitas Fiction (trad. di Gabriela Lungu). Il volume raccoglie ricordi d’infanzia, due novelle e un frammento di un romanzo incompiuto di questo grande protagonista della letteratura italiana del secolo scorso. Alla serata sono intervenuti, tra gli altri, Irina Nistor, Teodor Baconschi e Vlad Russo. Cronaca di Georgiana Nuţu.

 

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A ottobre in “Orizzonti culturali italo-romeni”

7 ottobre 2014 Commenti disabilitati

ORIZZONTI CULTURALI ITALO-ROMENI (n. 10, ottobre, anno IV), mensile online bilingue; per l’edizione romena, cliccare qui.

Edizione italiana

OCIR 10_2014

Cioran/1. «Orizzonti» pubblica le tesi universitarie sul grande romeno Nell’ambito della rubrica «Spazio Cioran», inauguriamo una sezione dedicata alle tesi di laurea sul filosofo romeno, a cura di Antonio Di Gennaro. Apre un lavoro di Alessandro Seravalle, dal suggestivo e paradossale titolo Ogni parola è una parola di troppo. «Il mio intendimento – scrive Seravalle – è l’individuazione di alcune tematiche forti, decisive nel funzionamento del pensiero di Cioran e il tentativo, il più possibile attento a non sfociare in un troppo soggettivo commento, di articolarle tra loro». Di questa e di tutte le altre tesi che seguiranno, disponibile il testo integrale in pdf.

Cioran/2. Al via un nuovo database con tutti i titoli in lingua italiana «Cioran in italiano». È questo il titolo di un nuovo progetto volto a realizzare un database online, comprendente i titoli degli scritti di Emil Cioran editi finora in italiano e i testi pubblicati in Italia su questo grande romeno. L’iniziativa punta a creare uno strumento operativo centralizzato, di grande utilità sia agli addetti ai lavori che al più largo pubblico interessato all’opera di uno dei più noti e influenti pensatori del ventesimo secolo. Il nuovo database, in fase di progressivo aggiornamento, è coordinato da Antonio Di Gennaro. Sono benvenuti apporti ed integrazioni.

AAA Cercasi editore per George Călinescu e il suo «Enigma Otiliei» Personalità enciclopedica della cultura e della letteratura romena, George Călinescu (1899-1965) è autore, tra l’altro, di Enigma Otiliei, un romanzo che sorprende per il numero di traduzioni che ha conosciuto in varie lingue, tranne che in italiano. In verità, dei cinque romanzi che Călinescu ha scritto, nessuno in Italia ha mai pensato di pubblicarne almeno uno, in traduzione. Eppure i legami e i contatti che lo scrittore, nonché italianista, Călinescu aveva con l’amato Belpaese avrebbero auspicato una sua diffusione nella penisola. Provvederanno gli editori dei nostri giorni? A cura di Mauro Barindi.

Sabina Pecorella: «La Romania vive un vero Rinascimento delle arti» Questo numero della nostra rivista inaugura una sezione dedicata all’arte, coordinata da Claudia Mandi, artista e curatrice presso il Museo dell’Arte di Timisoara. Apriamo con un’intervista a Sabina Pecorella, curatrice d’arte a Napoli e sostenitrice degli artisti stranieri in Italia, particolarmente affezionata alla produzione artistica della Romania: «L’impatto con l’arte romena – dichiara – è stato per me emozionante; qui è in atto quello che potremmo definire un vero e proprio Rinascimento delle arti, processo simile a tanti altri Paesi in cui la cultura è stata storicamente massificata».

La scrittura come vacuità: in dialogo con Stelian Tănase Dal 3 al 7 settembre scorso si è tenuta a Mantova la XVIII edizione del Festivaletteratura, dove anche la Romania ha avuto voce grazie alla presenza dello scrittore Stelian Tănase. Nell’intervista che pubblichiamo, l’autore condivide le sue impressioni sul Festival: «Sono stato colpito – racconta, tra l’altro – dal folto pubblico che ha pagato un biglietto per partecipare a un dialogo con me, uno scrittore sconosciuto in Italia». Tanase si sofferma poi su altri argomenti relativi al suo romanzo Morte di un ballerino di tango (Atmosphere Libri, Roma) e ai suoi prossimi lavori.

Adriana Bittel_AracneUn libro al femminile: Adriana Bittel e il suo «Appuntamento a Parigi» Un’altra scrittrice romena si affaccia sul panorama editoriale italiano. Si tratta di Adriana Bittel con Appuntamento a Parigi, recentemente pubblicato dalla casa editrice Aracne, nella traduzione di Raffaella Tuan. Il libro contiene 11 racconti, ognuno dei quali svela un personaggio femminile. L’autrice racconta storie, amori non corrisposti con una spiccata capacità di esplorare l’animo umano e analizzare le donne e le loro reazioni nel quotidiano, nelle banalità della vita reale. Qualcuno osserva che la prosa di Adriana Bittel ricorda per l’amarezza, la tristezza e la fantasia, i film di Fellini.

Alexandru Macedonski, l’innovatore della poesia romena moderna Nel 2014 ricorrono 160 anni dalla nascita del poeta Alexandru Macedonski (1854-1920), grande innovatore della poesia romena moderna, e non solo sotto l’aspetto formale, e paladino del simbolismo, che aveva visto nascere in Francia e Belgio. Nei raffinati versi delle raccolte Poezii (1882), Excelsior (1895), Flori sacre («Fiori sacri», 1912), Poema rondelurilor («Il poema dei rondelli», postumo, 1927), Macedonski ha cantato la sorte infelice del genio, le ingiustizie del mondo, ma anche le bellezze esotiche e la prorompente forza vitale. Selezione di versi in edizione bilingue.

Il cortometraggio romeno al Sedicicorto Film Festival di Forlì Nell’ambito del Sedicicorto International Film Festival di Forlì, in programma dal 3 all’11 ottobre, si terrà un focus sul cortometraggio romeno. L’evento avrà luogo sabato 4 ottobre, con inizio alle ore 10.00, presso il Multisala Astoria (Viale dell’Appennino 313, Forlì). Lo short è il formato cinematografico che ha permesso a registi ancora poco noti in patria, ma quotati all’estero in festival e rassegne, di esprimere sentimenti e contraddizioni di un Paese che una censura di Stato a lungo ha messo a tacere. Per l’occasione, verrà presentato un ciclo di nove cortometraggi romeni.

A settembre in “Orizzonti culturali italo-romeni”

11 settembre 2014 Commenti disabilitati

ORIZZONTI CULTURALI ITALO-ROMENI (n. 9, settembre, anno IV), mensile online bilingue; per l’edizione romena, cliccare qui.

???????????????????????????????????????????? «Sentinella, a che punto è la notte?». Gli 80 anni di Dieter Schlesak Il 7 agosto scorso, Dieter Schlesak [foto sinistra] ]ha compiuto 80 anni. Insieme agli auguri della nostra redazione, pubblichiamo un articolo di Vivetta Valacca, amica e collaboratrice dello scrittore. «Il suo destino – osserva la Valacca – è di essere testimone: prezioso, per quanti vogliono sapere, e scomodo, per quanti vogliono mistificare, di un secolo che ha attraversato regimi totalitari, conflitti e revisioni storiche. Non è semplicemente un testimone, bensì una sentinella per le nostre coscienze: la sua testimonianza, come la sua vita, è contrassegnata da una profonda eticità».

Cioran terapeutico: ermeneutica psicologica del pensiero negativo Uno strumento pratico di una terapia spirituale basata sul cosiddetto pensiero negativo: ecco la sostanza del libro di Horia Pătraşcu Terapia prin Cioran. Forţa gândirii negative (Ed. Trei, Bucarest 2014). Cioran ha elaborato un sistema di pensiero coerente, una psicologia dei sentimenti spirituali, metafisici dell’uomo, catalogati con massima sottigliezza analitica. La sua filosofia, secondo Pătraşcu, è in grado di suggerire una vera e propria terapia psicologica e spirituale, dove l’assunzione del negativo è cardine imprescindibile. Recensione di Amelia Bulboacă.

«I gigli della prima liceo»: Gabriel Liiceanu e l’amore a prima vista L’amore a prima vista: cinque storie e autori d’eccezione, Gabriel Liiceanu, Adriana Bittel, Ana Blandiana, Nicolae Manolescu e Ioana Pârvulescu, in Povești de dragoste la prima vedere (Humanitas, 2008). Pubblichiamo il racconto che apre la raccolta, incentrato sugli amori liceali. È quello che accade ai protagonisti: Liiceanu, invaghito di una compagna di classe dai capelli d’oro, la convince che sublime suggello per il loro amore incompreso debba essere un talamo di gigli il cui mortifero afrore li condurrà avvinti verso l’eterna passione. A cura di Mauro Barindi.

 L’eredità armena di Eminescu secondo Arşavir Acterian Pubblichiamo la traduzione di Despre originea lui Mihail Eminescu (1935) di Arşavir Acterian, testo ripubblicato dalle edizioni Ararat nel volume Eminescu văzut de armeni (2000). L’autore, romeno di nascita ma di origine armena, pensava che la famiglia di Eminescu fosse imparentata con un mercante venuto dal paese caucasico, ed emigrato successivamente in Europa orientale. Il saggio è un commento ad alcuni passaggi della biografia Viaţa lui Mihai Eminescu (Vita di Mihai Eminescu), scritta nel 1932 dal critico letterario George Călinescu. A cura di Francesco Testa.

 Camil Petrescu, l’innovatore del romanzo romeno camil petrescuNel 2014 ricorrono 120 anni dalla nascita di Camil Petrescu [foto destra], romanziere, drammaturgo e poeta, membro dell’Accademia Romena. Per i suoi romanzi di analisi psicologica, è considerato «l’innovatore del romanzo romeno». Petrescu è stato proposto in Italia già nel 1956 nella traduzione di Anna Colombo, nell’Antologia della narrativa romena curata da Giuseppe Petronio, senza che i suoi romanzi venissero poi editi in volume. Pubblichiamo un frammento del romanzo introspettivo Il letto di Procuste (1933), nell’auspicio che venga integralmente tradotto e fatto conoscere al pubblico italiano.

Urmuz e il compito (im)possibile della traduzione L’opera di Urmuz ha esercitato una notevole influenza, per molti versi paradossale, su intere generazioni di scrittori che vanno dal padre del Dadaismo, Tristan Tzara, alle avanguardie e al surrealismo romeni, da Eugène Ionesco a Paul Celan e Gherasim Luca, da Nichita Stănescu fino ai poeti postmoderni e testualisti come Mircea Cărtărescu. Analizzando la natura del «romanzo familiare» che si gioca nelle Pagine bizzarre di Urmuz, Giovanni Rotiroti ci propone una riflessione sul transfert e sulla traduzione nel contesto dell’espropriazione dal nome proprio nella scrittura.

«Sono ancora proprietà di Dio». Versi di Victoria Milescu «Sono ancora / proprietà di Dio / Dove correre? / Sono lo scriba terrorizzato dalle parole / Mi hai inviato perché sto in silenzio / mordendo la terra. / Dove correre quando a correre è la terra stessa? / Atterriti siamo da un’unica parola, / presto si farà sentire, / sarà tuono o brezza. / La dirai tu, la sussurrerò io. / Sono ancora la prediletta di Dio, / dove e perché correre…». Pubblichiamo una selezione di versi di Victoria Milescu, poetessa e traduttrice di lingua inglese, membro dell’Unione degli Scrittori della Romania. Traduzione italiana a cura di Alexandru Calciu.

Il Cenacolo di Leonardo da Vinci, una curiosa storia d’archivio Secondo la ricerca 2014 dell’Istituto Europa Asia, il simbolo italiano più noto al mondo è Leonardo da Vinci: «Sulla sua straordinaria figura – afferma Achille Colombo Clerici, presidente IEA – dovrà essere imperniato il rilancio dell’immagine dell’Italia, specie nella prossima “vetrina” mondiale dell’Expo». Il Cenacolo è forse anche l’opera più conosciuta dell’intera storia dell’arte. Ivana Novani, responsabile Biblioteca-Archivi della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Milano, presenta una curiosa storia d’archivio riguardante questo capolavoro.

orizzonti culturali 9_2014

A luglio e agosto in “Orizzonti culturali italo-romeni”

9 luglio 2014 Commenti disabilitati

ORIZZONTI CULTURALI ITALO-ROMENI (n. 7-8, luglio-agosto, anno IV), mensile online bilingue; per l’edizione romena, cliccare qui.

– Edizione italiana- 

«Fine dell’Occidente?». Il best seller di Lucian Boia ora anche in Italia Grande studioso dell’immaginario e dei miti nazionali romeni, propugnatore di teorie spesso provocatrici, Lucian Boia è uno dei maggiori storici della Romania post-comunista. Autore di autentici best seller, spesso accompagnati da accese polemiche, entra ora nella scena culturale italiana con il suo recente Fine dell’Occidente? Verso il mondo di domani (Ediesse 2014), suggestivo saggio in cui Boia sostiene, contro la tendenza generale, che l’Occidente non è finito, bensì che va preparando una nuova civiltà. Ancora una volta, c’è da esserne certi, farà discutere. Presentazione di Clara Mitola.

bambini nemici del popolo

Lăcrămioara Stoenescu: «Il mio caso, un bambino – nemico del popolo» Pubblichiamo un’ampia intervista a Lăcrămioara Stoenescu sul suo libro di memorie Bambini – nemici del popolo, pubblicato da Saecula Edizioni. L’autrice ci illustra le motivazioni che l’hanno persuasa a scrivere questa dolorosa e drammatica testimonianza di vita, della quale i nostri lettori hanno potuto leggere in anteprima un estratto nel 2012. «Non è stato affatto semplice per me decidermi di scrivere della nostra deportazione in Bucovina, di ricordare un periodo che mi ha ferito psicologicamente e mi ha umiliato fin dall’infanzia, separandomi dagli altri bambini». A cura di Mauro Barindi.

«Storia dei romeni e delle interferenze italo-romene»: nuovo database La nostra rivista, in collaborazione con l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, dà il via ad un nuovo progetto volto a creare un database online dedicato alla «Storia dei romeni e delle interferenze italo-romene dal medioevo all’età contemporanea». Il database segnalerà i libri relativi alla storia dei romeni e alle relazioni bilaterali tra i due Paesi dal Medioevo all’età contemporanea. Storici e romenisti sono invitati a dare il loro prezioso contributo a questo progetto, inviando un elenco dei titoli suddivisi per anno di pubblicazione, dal 2014 a ritroso.

Dalla Romania: omaggio a Mario Luzi nel centenario della nascita «Una vita dedicata alla difesa e alla dignità della parola poetica». È il ritratto che del grande Mario Luzi propone l’italianista Geo Vasile, ripercorrendo gli snodi essenziali dell’opera del maestro. Ieratica e duttile, la poesia di Luzi prende di mira il cuore dell’enigma. Vasile riporta anche un breve scambio epistolare personale con il grande poeta, non senza accenni alla poesia romena e a Eminescu, di cui Luzi scrive: «Ha fatto ciò che nel secolo successivo al suo e anche oggi si tenta di fare per convinzione o per calcolo: una letteratura senza frontiere tra germanesimo e retaggio latino».

 La Romania alla XIV Mostra Internazionale di Architettura di Venezia La Romania partecipa alla XIV Mostra Internazionale di Architettura, Biennale di Venezia, in programma fino al 23 novembre 2014, con due progetti espositivi: Site Under Construction, presentato nel padiglione della Romania ai Giardini della Biennale, e Exploring Identity_the Nomad Archives, presentato nella Nuova Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. Con l’occasione di questa segnalazione, abbiamo anche il piacere di comunicare l’avvio di un nuovo partenariato tra la nostra rivista e l’Istituto Culturale Romeno di Bucarest.

«Un verbo su cui salire entrambi e viaggiare». Versi di Paul Vinicius Paul Vinicius, poeta, drammaturgo e giornalista, ha debuttato nel 1982 con un primo gruppo di poesie, seguite poi da numerose raccolte. Non ancora tradotto in italiano, alla sua opera hanno dedicato studi in Romania autorevoli critici, da Mircea Martin a Nicolae Manolescu, da Alex Ștefănescu a Marin Mincu, Geo Vasile, Mihai Șora ecc. Ne presentiamo, per la prima volta in italiano, alcune poesie tratte dai suoi due volumi più recenti: Liniștea de dinanintea liniștei (2011) e kemada (2013), entrambi destinatari di prestigiosi riconoscimenti in Romania. A cura di Mauro Barindi.

«La mattina di un miracolo»: Bujor Nedelcovici tradotto in Italia Una voce romena ci arriva da Parigi: è quella di Bujor Nedelcovici, scrittore di spicco dell’esilio romeno, ora anche in traduzione italiana con il romanzo La mattina di un miracolo (Rediviva Edizioni, Milano, 2014). La traduttrice Ingrid Beatrice Coman ci introduce al libro, dove campeggia la storia di una donna, Maria, alla ricerca di se stessa, della sua verità ultima e del senso nascosto e misterioso della vita, attraverso le rovine di un passato devastato. Trovando l’amore, ricorda il libro, si trova Dio. Il mistero dell’animo femminile tratteggiato con raffinata abilità dalla mano di un uomo.

Radu Vancu, «Quattro villanelle» Radu Vancu è uno dei più significativi poeti romeni dell’ultima generazione. Ne presentiamo alcuni pregevoli e raffinati testi, scritti nella forma della villanella, canto di origine popolare napoletana, ma già passato attraverso numerose trasfigurazioni stilistiche, dal Parnasse al Novecento, da Banville a Leconte de Lisle, da Auden a Sylvia Plath a Dylan Thomas. Il fraseggio di Vancu, osservano i critici, segue una determinazione formale e una perfezione stilistica condotte all’estremo, che fanno pesare a Sade o a Poe. A cura di Matteo Veronesi.ocir_7_2014

Arturo Graf, mediatore culturale ante litteram della Romania  L’intensificarsi delle relazioni e lo sviluppo delle attività economiche degli Italiani nei porti franchi romeni di Brăila e Galați nell’Ottocento portarono anche i semi più fertili della cultura. All’interno di questa realtà è presente anche Arturo Graf, uno dei poeti e critici letterari più in vista tra il XIX e il XX secolo. Nato ad Atene da padre tedesco e da madre italiana di Ancona, ma di antica famiglia fiorentina, Graf si trasferisce con la famiglia a Trieste e, dopo la morte prematura del padre, va a vivere presso la casa dello zio materno che risiedeva a Braila, dove pubblica i suoi primi scritti. Studio di Corina Ţucu.

Incontro con Lea Contestabile e le sue installazioni artistiche «Una casa, da qualche parte in Aquila, trasformata in atelier, o viceversa; dappertutto i segni, come tracce ancora calde, di un travaglio artistico che non tradisce i suoi limiti. Con la sua esperienza didattica universitaria, con i suoi vari sperimenti spettacolari (teatro-musica-poesia), Lea ha fatto la prova suprema del sincretismo artistico ed è arrivata, naturalmente, organicamente, a un modello in cui sembra iscrivere il suo stesso messaggio testamentario: l’installazione artistica». Così George Popescu evoca l’incontro con l’artista abruzzese Lea Contestabile.

Violenza sulle donne: un «no» al femminile dall’Italia alla Romania Ogni due minuti, mentre il mondo fa un passo in avanti, una madre, una sorella, una donna subiscono violenza. A questo triste tema, di drammatica attualità, è dedicata l’antologia Io scelgo, a cura di Irina Turcanu (Rediviva Edizioni, Milano 2014), dove scrittrici italiane e romene uniscono i loro testi per dire no alla violenza sulle donne. Da questa raccolta, pubblichiamo il racconto di Luiza Diculescu, Vacanza angelica, dove, nonostante le umane sembianze, un amore finisce per assumere i contorni del demoniaco. Accade quando si attende troppo e la vita alla scelta, come un precipizio.

 

 

 

 

A giugno in “Orizzonti culturali italo-romeni”

17 giugno 2014 Commenti disabilitati

ORIZZONTI CULTURALI ITALO-ROMENI (n. 6, giugno 2014, anno IV), mensile online bilingue; per l’edizione romena, cliccare qui.

Letteratura romena e mercato editoriale italiano: panorama e tendenze Segnali positivi: La Romania al Salone del Libro 2014. È stato questo il tema dello stand nazionale della Romania al Salone di Torino, che ha confermato la tendenza positiva della presenza della letteratura romena nel mercato editoriale italiano, anche in tempi di crisi. A partire dai dati dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest, specie del Centro Nazionale del Libro e dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, nonché del database «Scrittori romeni in italiano» creato dalla nostra rivista, Afrodita Cionchin tratteggia un panorama generale e alcune tendenze in atto.Le_giovinezze_di_Daniel_Abagiu

«Le giovinezze di Daniel Abagiu»: il ʻridere riflessivoʼ di Paul-Badescu Irina Turcanu ci introduce al nucleo tematico di Le giovinezze di Daniel Abagiu (Ciesse Edizioni, 2014) di Cezar Paul-Badescu, scrittore e pubblicista, caposervizio della redazione Cultura del quotidiano «Adevarul» e redattore della rubrica settimanale di analisi televisiva Cultura pe sticla (Cultura su vetro) della rivista culturale «Dilema». Il libro è un romanzo di memoria e formazione in cui, raccontando le vicende di Daniel Abagiu – più familiarmente Danutz – l’autore mette in atto due registri tra i più difficili della comunicazione letteraria: l’ironia e l’autoironia.

Transiti e confini: modernità multiculturale dell’Europa Centro-Orientale Ci sono zone di transito dove le ambivalenze diventano feconde sul piano della comunicazione intracomunitaria, della coscienza collettiva e delle creazioni culturali. Accade ad esempio in Boemia e Moravia, ma anche in Banato e Transilvania, che attirano l’attenzione per questa loro collocazione. Victor Neumann propone un’analisi della modernità nell’Europa Centrale e Orientale sulla base del concetto di liminalità, specifico di tali zone: «La concettualizzazione della modernità – segnala – si può realizzare in funzione della geografia del luogo, cioè dei risultati della coabitazione di comunità diverse».

«Amândoi», il sorprendente giallo di Liviu Rebreanu «Duplice assassinio in via Speranza»: potrebbe essere questo il sottotitolo dell’ultimo, sorprendente romanzo di Liviu Rebreanu (1885-1944), scrittore noto per il suo realismo. Pubblicato nel 1940 e ambientato nella tranquilla e provinciale città di Pitești, Amândoi è la storia di un efferato omicidio. Un romanzo poliziesco in piena regola, dunque, ricco di suspense, che regala un colpo di scena finale da togliere il respiro, ma che al contempo – come sottolineava la critica già alla sua uscita – racchiude nella sua trama una garbata satira del genere stesso. A cura di Mauro Barindi.

«Amore e sesso con le mie due patrie». Versi di Viorel Boldis «Il mio armadio è vuoto. / Gli scheletri che là giacevano / Li ho raccolti tutti nelle mie poesie». Così Viorel Boldis, uno degli scrittori romeni italofoni più rappresentativi (vive in Italia dal 1995), nella selezione di versi in parte inediti che proponiamo. Boldis ha vinto vari premi e pubblicato diverse raccolte di poesie scritte in italiano, ma anche in romeno. Partecipa a numerosi incontri e dibattiti sul tema dell’immigrazione e della letteratura e nel 2011 è stato premiato dal Parlamento della Romania con il Diploma di eccellenza per meriti culturali e la promozione della cultura romena in Italia.

Slow Food/Lingua Madre 2014, il premio a Ramona Hanachiuc Il Premio Speciale Slow Food-Terra Madre del IX Concorso letterario nazionale Lingua Madre è stato vinto da Ramona Hanachiuc, con il racconto Magie del passato. «Illustra un gesto semplice, quotidiano, come quello della panificazione, come fosse una magia, una sorta di rituale, dove i movimenti delle mani sono coordinati da una sapienza secolare, che le nonne trasmettono alle nipoti». Nata nel 1976 a Vaslui, Ramona Hanachiuc vive e lavora in Italia dal 1999, e nel tempo libero ama dedicarsi alla scrittura. Si presenta nell’intervista e nel racconto R come ribelle che qui pubblichiamo.

vocabolario istroromenoUna lingua dispersa: l’istroromeno L’istroromeno (chiamato vlwaški da coloro che lo parlano) è una lingua romanza legata alla famiglia dei «dialetti» romeni, ancora in uso in alcuni villaggi nel nord-est dell’Istria ma in via di rapida estinzione, specie dopo l’esodo di istriani e dalmati dai territori occupati da Tito sul finire della guerra mondiale. Il professor Antonio Dianich delinea alcuni tratti di questo universo linguistico-culturale («Preferisco considerare il vlwaški una lingua, e non un dialetto romeno», precisa) e riporta poi alcune interessanti testimonianze di prima mano provenienti dall’Istria e da New York.

Leggiamo l’Italia: terza edizione del «Festival di lettura giovane» Il «Festival di lettura giovane» di Bucarest è giunto alla sua terza edizione e promette di diventare non solo una tradizione, ma anche un’attrazione per tutti i giovani appassionati di letteratura italiana. Proponendosi di diffondere la lingua e la cultura italiana in Romania e di avvicinare i giovani ai libri, il Festival offre al contempo uno spazio dove i contributi letterari originali di giovani esordienti possano essere valutati e premiati. La novità di maggiore interesse di questa edizione è l’apertura di una sezione per le università romene dove si studia l’italiano.

Focus: Festival «teatROmania_emersioni sceniche» 2014 Segnaliamo la sesta edizione del festival «teatROmania_emersioni sceniche» di Roma, di cui la nostra rivista è media partner. Anche quest’anno sarà l’Accademia di Romania a Villa Borghese ad ospitare, tra il 27 e il 29 giugno prossimi, il giovane festival organizzato insieme alla compagnia Telluris e al Forum degli Intellettuali Romeni d’Italia (FIRI), col sostegno dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest. L’edizione 2014 si propone di consolidare la continuità dell’iniziativa nella stagione estiva romana, all’insegna del dialogo interculturale e del pluralismo di linguaggi scenici.

Il denaro: call for papers della rivista «Krypton» «Krypton», periodico semestrale del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere dell’Università Roma Tre, ha in corso di preparazione il numero 4/2014, dedicato al tema del denaro, considerato in rapporto anche al potere e alle rappresentazioni sociali. Pubblichiamo il call for papers diffuso dalla rivista, con tutte le informazioni necessarie: in particolare, gli articoli, redatti in una delle lingue previste (francese, inglese, italiano, portoghese, romeno, spagnolo) dovranno essere inviati entro il 10 luglio 2014 all’indirizzo email di «Krypton».

A febbraio in “Orizzonti culturali italo-romeni”

12 febbraio 2014 Commenti disabilitati

ORIZZONTI CULTURALI ITALO-ROMENI (n. 2, febbraio 2014, anno IV), mensile online bilingue; per l’edizione romena, cliccare qui.


Edizione italiana

Eliade «politico»: il dittatore Salazar e la rivoluzione in Portogallo

Lisbona, 1941. Mircea Eliade è addetto stampa presso la Legazione romena, mentre il Portogallo è nelle mani autoritarie di António de Oliveira Salazar, al potere dal 1932 al 1968. Figura e opera del politico lusitano avvincono Eliade, che dedica al dittatore un libro: Salazar e la rivoluzione in Portogallo, ora pubblicato anche in Italia (traduzione e cura di Horia Corneliu Cicortaş, Bietti, Milano 2013). L’opera ci mostra un Eliade critico verso la democrazia e il sistema dei partiti, ma questo apprezzamento del dittatore portoghese sarà poi oggetto di severa autocritica. Recensione di Alessandro Vagnini.

Ocir feb 2014

Arnoldo Foà, la profonda voce dai mille volti

Lo scorso 11 gennaio si è spento a Roma, all’età di 97 anni, Arnoldo Foà, grande protagonista della scena italiana novecentesca, attore di teatro, cinema e tv, regista, ma anche scultore, pittore e poeta. Roxana Utale, docente all’Università di Bucarest, ci propone un’originale memoria di Foà, seguendo l’unica traccia realmente praticabile alla stragrande maggioranza dei romeni, che non hanno potuto vedere il grande Foà a teatro ma ne hanno conosciuto l’inconfondibile, profonda e vibrante voce di doppiatore di grandi indimenticabili del cinema, da Anthony Quinn a John Wayne.

Tutto l’amore di «Adela». Cercasi editore per Garabet Ibrăileanu

Mai prima d’ora uno scrittore romeno era riuscito a scavare così a fondo nei sentimenti di un uomo e di una donna, sorpresi a fare i conti con i propri fantasmi d’amore. Accade in Adela di Garabet Ibrăileanu (Ed. Adevărul, Bucarest 1933), primo grande romanzo sentimentale romeno, storia tenera e coinvolgente, giocata sull’esile confine, sul sottile filo tra amore fisico e amore platonico, amore filiale-paterno e amore che non osa andare oltre, tra il detto e il non detto. Un romanzo che vinse subito il premio nazionale per la prosa e che andrebbe oggi nuovamente tradotto. A cura di Mauro Barindi.

Tra metafora e voluttà: a Ion Mureşan il Premio «Mihai Eminescu» 2014

Un riflessivo che possiede la scienza dell’immagine e l’insolenza metaforica. Indole discreta, a volte solitaria, seppur infaticabile bon viveur, Ion Mureşan vive la poesia furiosamente e con infinita voluttà. Trae le sue origini dal surrealismo onirico e oracolare di Gellu Naum e Virgil Mazilescu ma, consapevole del proprio valore, è creatore di un universo immaginario e discorsivo consono alla propria visione poetica, uno stato di grazia naturale ironica e pietosa. A gennaio di quest’anno ha vinto il Premio Nazionale di Poesia «Mihai Eminescu». A cura e traduzione di Geo Vasile.

Dan Ciobotaru: Timişoara, tra scoperte archeologiche e futuro europeo

I lavori in corso per il recupero del centro storico a Timişoara sono stati occasione per la recente scoperta di reperti archeologici di grande interesse, come le fondamenta della chiesa medievale di Piazza San Giorgio e le fondamenta del bagno turco in piazza della Libertà. Un’intervista con Dan Leopold Ciobotaru, direttore del Museo del Banato, offre l’occasione non solo per una valutazione di tali scoperte, ma anche per approfondire il profilo che sviluppo e promozione culturale della città dovrebbero avere, in vista della sua candidatura a Capitale Europea della cultura nel 2021.

«Pâlnia şi Stamate»: Urmuz, il precursore romeno della letteratura Dada

Demetru Demetrescu-Buzău, meglio noto con lo pseudonimo di Urmuz (1883-1923), è considerato un precursore della letteratura Dada europea. Del suo romanzo Pâlnia şi Stamate, Giovanni Rotiroti propone un ampio studio critico, assumendo quanto già evidenziato da Eugène Ionesco, ossia l’esistenza in Urmuz di un’impressionante stratificazione di strutture interpretative. Rotiroti segnala tra l’altro i punti di contatto tra la scrittura di Urmuz e quella di Kafka: l’interpretazione teologica (l’ansiosa ricerca del Dio assente), quella sociale e critica, quella psicologica e autobiografica.

Mariana Istrate, «Strategie denominative in letteratura»

Strategie denominative in letteratura di Mariana Istrate (Edizioni ETS, Pisa 2012) è un’opera dedicata alle problematiche della tassonomia degli pseudonimi, percorsi denomastici con riferimento alla lingua italiana e al romeno, peculiarità di nomi propri di animali nel testo letterario romeno, toponomastica transilvana. Riferimento di analisi sono grandi opere come il poema eroicomico Ţiganiada (La Zingareide) di Ion Budai Deleanu, il romanzo Ion di Liviu Rebreanu, Luntrea lui Caron (La barca di Caronte) di Lucian Blaga, La Divina Commedia dantesca, La coscienza di Zeno di Italo Svevo.

Database Scrittori romeni in italiano: aggiornamento 2013

Nell’ambito dei progetti di database avviati dalla nostra rivista per creare uno strumento operativo centralizzato, a tutt’oggi non esistente, segnaliamo l’aggiornamento del primo database con gli autori romeni pubblicati in traduzione italiana nel 2013, non solo in Italia, ma anche in Romania (in edizioni bilingui). Tra le «new entry» del panorama editoriale italiano, Nicolae Breban, Florin Manolescu, Tatiana Niculescu Bran e Radu Ţuculescu, accanto ai notissimi Emil Cioran e Mircea Eliade. Costante attenzione e presenza anche per i libri di Doina Ruşti.

A ottobre in “Orizzonti culturali italo-romeni”

4 ottobre 2013 Commenti disabilitati


ORIZZONTI CULTURALI ITALO-ROMENI (n. 10, ottobre 2013, anno III), mensile online bilingue; per l’edizione romena, cliccare qui.

 Edizione italiana

Luigi Geninazzi: vi racconto l’Est comunista e la sua fine

 «Bucarest, maggio 1987. Sono sconvolto dallo spettacolo straziante di un popolo affamato e terrorizzato. Manca il cibo nella Romania di Ceauşescu. Tutto è razionato, anche i prodotti di base come pane, burro, olio, farina e zucchero, spesso introvabili». Testimone della vita impossibile in tutto l’Est durante il comunismo, Luigi Geninazzi, giornalista esperto di politica internazionale, ha appena pubblicato L’Atlantide rossa. La fine del comunismo in Europa (Torino, Lindau, prefazione di Lech Walesa). Per gentile concessione dell’editore, pubblichiamo l’introduzione e l’inserto fotografico.

Orizzonti culturali

«Una strana gioia di vivere». Sandro Penna pubblicato in Romania

 Ha visto da poco la luce, per i tipi della Humanitas di Bucarest, la silloge bilingue Poesie / Poezii di Sandro Penna, nella traduzione e cura di Smaranda Bratu Elian. «La poesia di Penna – avverte Alberto Casadei nella prefazione – punta soprattutto all’immediatezza del rapporto sensazione-parola, alla trasparenza e alla cantabilità. La nettezza stilistica allontana le impurità ma non le elimina, e anzi si giustifica soprattutto come invenzione di una bellezza insieme falsa e vera. La sua è una scrittura che vuole esprimere la felicità del vivere attraverso l’azione della poesia: la vita è un bene, nonostante tutto».

Smaranda Elian: «Tradurre, necessità e diletto del dialogo tra le culture»

 Coordinatrice della prestigiosa collana bilingue Biblioteca Italiana dell’editrice Humanitas di Bucarest, traduttrice di prim’ordine soprattutto dall’italiano al romeno, Smaranda Bratu Elian è stata insignita del Premio Nazionale per la Traduzione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali della Repubblica Italiana per il 2012. «La traduzione letteraria è per me un lusso e un diletto e le traduzioni fanno parte del dialogo vivo tra le culture», racconta in questa intervista dove affronta tra l’altro le problematiche della traduzione letteraria e la presenza della letteratura italiana in Romania.

«Farse alle porte dell’Oriente», ecco la Romania di Andrei Pleşu

 Comédii la porțile Orientului di Andrei Pleșu (Humanitas 2005) è un libro carico di graffiante, sarcastica, quasi irriverente verve ironica su vizi e virtù della Romania post-comunista. Il volume raccoglie articoli pubblicati da Pleșu tra il 1991 e il 2004 sulle riviste «Dilema», «Plai cu boi» e sul quotidiano «Jurnalul Național». Con il suo tipico stile, tagliente ma calibrato, senza peli sulla lingua ma mai sopra le righe, Pleșu ci conduce nelle pieghe della società romena ʻorientaleʼ, stordita e orfana di Ceaușescu, libera e smarrita dopo anni di asfissiante regime comunista. A cura di Mauro Barindi.

Gheorghe Fikl, l’artista di Timişoara che dipinge per il principe Carlo

 Gheorghe Fikl è un poliedrico artista di Timisoara: pittura, musica e fotografia coesistono nel suo universo creativo, dando vita a espressioni simboliche su più registri. Lo scorso giugno, dopo un’esposizione nella località di Archita, riceve una telefonata dalla Casa Reale britannica: il principe Carlo vuole acquisire sue opere. E così i quadri di Fikl, Taur violet în altar e Staul cu oii şi candelabru, entrano a far parte della collezione privata di Carlo d’Inghilterra: «Anche lui dipinge – racconta sereno Fikl – ha un master in belle arti». Reportage di Oana Grimacovschi.

Essere bambini in Romania: l’esperienza del gruppo «Gli amici di Sighet»

 Da oltre dieci anni il Gruppo di Solidarietà Missionaria «Amici di Sighet», sorto a Fidenza, aiuta bambini e ragazzi in stato di abbandono della città romena di Sighet. Il primo ad essere conquistato da quei bambini bisognosi di una carezza fu Padre Filippo Aliani. Poi fu tutto il Gruppo a buttarsi anima e corpo in progetti mirati a realizzare case di accoglienza, costruire centri giovanili, ricostruire l’orfanotrofio, dar vita a cooperative socio-educative. Una storia di solidarietà italo-romena confluita in un libro edito da Franco Angeli. La presenta Giacomo Ruggeri.

Radu Ţuculescu e il suo «Stalin, con la zappa in spalla»

 Tuculescu AracneStalin, con la zappa in spalla (Aracne Editrice 2013) è un romanzo dal carattere semi-autobiografico, in cui Radu Ţuculescu sviluppa, con eccezionale maestria, un parallelo tra i due periodi della vita di un uomo nato a ridosso degli anni ’50: un’infanzia vissuta all’insegna della spensieratezza, dell’avventura e del pericolo, in un Paese nel quale il senso di reciproco sospetto va diffondendosi in maniera capillare nell’intero tessuto sociale; e l’età adulta, in cui il protagonista, dopo il fallimento del matrimonio, si trova a dover fare i conti con la propria solitudine. A cura di Danilo De Salazar.

«Conquistare il bastione delle palpebre». Versi di Dan Dănilă

 Con il titolo Conquistare il bastione delle palpebre, pubblichiamo una selezione di poesie di Dan Dănilă (1954), poeta, traduttore e pittore che dal 1990 vive a Leonberg (Germania). Le sue poesie, racconti, traduzioni, lavori di grafica sono stati pubblicati da importanti riviste letterarie in Romania, Germania, Danimarca, Canada e negli Stati Uniti. Ha pubblicato diversi libri di poesie in romeno e sempre in romeno ha tradotto François Villon, Rainer Maria Rilke, Wolf von Aichelburg e Georg Scherg. È membro dell’Unione degli Scrittori della Romania e dell’Exil PEN Germania.

 

 

 

Lo scrittore Dan Lungu al Festival di letteratura di Mantova

3 settembre 2013 Commenti disabilitati

Nell’ambito dell’’edizione 2013 di Festivaletteratura, in programma a Mantova tra il 4 e l’8 settembre, la Romania sarà rappresentata dallo scrittore Dan Lungu il quale partecipa, col supporto dell’Istituto Romeno di Venezia, a due eventi.

Il primo evento si terrà giovedì, 5 settembre, dalle 20:45 presso la Chiesa di S. Maria della Vittoria nell’ambito della sezione “Vocabolario Europeo”, nella quale dieci scrittori sono invitati a presentare al pubblico una parola rappresentativa per la loro opera e cultura. Dan Lungu ha proposto il termine “umorismo”. Insieme allo scrittore romeno, all’evento parteciperà lo scrittore finlandese Tuomas Kyrö con la parola “voce”. L’incontro sarà moderato dal linguista Giuseppe Antonelli.Dan Lungu @ Festival Letteratura di Mantova

Il secondo evento si terrà venerdì, 6 settembre, a partire dalle 19.15 presso il Palazzo di San Sebastiano. Accanto allo scrittore italiano Diego De Silva, Dan Lungu parteciperà a un dialogo moderato dal critico letterario Simonetta Bitasi, una discussione sulle opere dei due scrittori incentrata su due parole-chiave amore e ironia.

Dan Lungu è uno dei più tradotti scrittori romeni contemporanei. In Italia sono stati pubblicati finora due suoi libri di narrativa: Il paradiso delle galline. Falso romanzo di voci e misteri (trad. di Anita N. Bernacchia, Manni, 2010); e Sono una vecchia comunista (trad.e di Ileana M. Pop, Zonza, 2009 – prima edizione; Aìsara, 2012 – seconda edizione). Insieme a Radu Pavel Gheo, Dan Lungu ha curato il volume Compagne di viaggio. Racconti di donne ai tempi del comunismo (traduzioni di Mauro Barindi, Anita Natascia Bernacchia e Maria Luisa Lombardo), pubblicato presso Sandro Teti, Roma, 2011.

Ai due eventi parteciperà anche la traduttrice e interprete Ileana M. Pop, uno dei più attivi traduttori di letteratura romena in lingua italiana negli ultimi anni.

L’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia è partner del Festivaletteratura di Mantova dall’edizione 2010. Per la Romania hanno partecipato finora gli scrittori Mircea Cărtărescu, Norman Manea, Radu Mihăileanu, Horia-Roman Patapievici, Ştefania Mihalache, Lucian Dan Teodorovici, Varujan Vosganian, Gabriela Adameşteanu.