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Posts Tagged ‘Matei Visniec’

Pièce di Visniec in scena a Roma

5 aprile 2011 Commenti disabilitati

Martedì 5 aprile ore 20.00, l’Accademia di Romania invita allo spettacolo E con il violoncello che facciamo? (“Și cu violoncelul ce facem?”) di Matei Vişniec.

Dove: Teatro dell’Angelo, Roma, via Simone de Saint Bon n.19 (Zona Viale delle Milizie, metro Ottaviano)

Risentendo della parentela con il drammaturgo Eugène Ionesco, la pièce in un atto, che abbina la commedia col teatro del’assurdo, questa volta viene proposta in una visione integralmente romena: con la regia di Lavinia Jemna e alcuni dei più noti attori del mondo dello spettacolo di Bucarest: L’uomo con il giornale Toma DănilăIl vecchio con il bastone – Gheorghe DănilăLa signora con il velo Tamara CreţulescuIl signore con il violoncello – Cristian Munteanu.

La pièce è stata scritta nel 1989 e racconta la storia di tre personaggi – L’uomo con il giornale, Il vecchio con il bastone e La signora con il velo – che lasciano passare il tempo preferendo la comodità di una falsa attesa. Ad un certo punto vengono disturbati dall’Uomo con il violoncello il quale suona insistentemente, sempre impegnato con gli accordi del suo strumento. Per lui l’ideale sarebbe quello di perfezionare le sue interpretazioni. I tre personaggi “in attesa” guardano all’inizio condiscendenti verso di lui, ma poi cominciano a scandalizzarsi e a respingerlo. Troveranno persino modi stupidi per farlo smettere. Ma riusciranno a cacciarlo via? E se sì… allora con il violoncello che faranno?
Le cacofonie di una Babele interna (ed esteriore) di alcuni incontrano le armonie di suono e d’anima di altri…

Matei Vişniec: giornalista e scrittore nato in Romania nel 1956, vive a Parigi dal 1987, quando ha chiesto asilo politico in Francia (le sue opere erano sistematicamente bandite dal regime comunista). Dopo la caduta del regime è diventato uno degli autori più presenti sui palcoscenici romeni. Le sue opere sono state tradotte e rappresentate in numerosi paesi del mondo. Recentemente Vişniec è stato ospite all’evento TransEuropaExpress (Auditorium Ara Pacis, 3-4 marzo 2011), nel cui ha condiviso col pubblico alcune sue riflessioni sul tema “Il lavaggio dei cervelli a Est e a Ovest”.

Spettacolo in lingua romena con sopratitoli in italiano. (Traduzione di Roberto Merlo). Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

(fonte: Teatro dell’Angelo).

Matei Visniec: “Sul lavaggio del cervello a Est e a Ovest”

27 febbraio 2011 Commenti disabilitati

Roma, 3 – 4 marzo 2011. TransEuropaExpress – 6 edizione

Sessione pomeridiana del 4 marzo (ore 15.00 – 18.00), Auditorium Ara Pacis, Lungotevere in Augusta: Ebba Witt-Brattström (Svezia) – “La Svezia e il paese delle donne”; Leonidas Donskis (Lituania) – “Tra politica e storia”; Matei Vişniec (Romania) – “Sul lavaggio del cervello a Est e a Ovest”; Paul Torday – “L’identità culturale – la prospettiva di uno scrittore inglese”.

“Sul lavaggio dei cervelli a Est e a Ovest” del drammaturgo e giornalista Matei Visniec verte a TransEuropaExpress uno degli appuntamenti con la sesta edizione del seminario europeo ideato e promosso dalla Casa delle Letterature dell’Assessorato alle Politiche Culturali di Roma Capitale con la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e con le Ambasciate e gli Istituti culturali stranieri di Roma.

TransEuropaExpress è un appuntamento in cui scrittori, filosofi, storici ed altri intellettuali provenienti da numerosi paesi europei si interrogano e discutono su temi ogni anno diversi. “Storie e identità. L’Europa degli intellettuali” è il tema scelto per questa edizione. I relatori analizzeranno, scegliendo liberamente la prospettiva e la modalità,  il rapporto tra intellettuali e storia del proprio Paese.

Ospite dell’Accademia di Romania nell’ambito di TransEuropaExpress sarà lo scrittore, drammaturgo e giornalista Matei Vişniec. Nato in Romania nel 1956, attualmente vive a Parigi dove lavora per Radio France International. Essendo le sue opere sistematicamente bandite dal regime comunista, dal 1987 Matei Vişniec ha chiesto asilo politico in Francia. Dopo la caduta del regime è diventato uno degli autori più presenti sui palcoscenici romeni. Le sue opere sono state tradotte e rappresentate in oltre venti paesi del mondo.

Matei Vișniec: “L’unico conforto dell’intellettuale che vive in una società totalitaria: il male è estremamente facile da  identificare.

Nell’Europa dell’Est durante il comunismo sapevamo con molta precisione dove stesse il male, chi lo incarnasse e come dovesse essere combattuto. Il Male era visibile, dispiegato in tutta la sua brutalità e stupidaggine. I simboli del male erano chiari, le persone che lo servivano avevano un nome.
Nella Romania comunista il male era incarnato dalla coppia presidenziale, dall’apparato repressivo e dal partito unico. Gli strumenti del male erano facili da detestare e la popolazione si inventava una barzelletta a sfondo politico ogni giorno per resistere contro l’oppressione. Nel mondo libero ho l’impressione che sia l’industria del divertimento a burlarsi di me. A volte mi sento come un intellettuale senza avversario. La manipolazione tramite gli slogan della società di consumo è infinitamente più sottile, il vero avversario rimane invisibile.” (frammento dell’intervento a Roma; fonte: Italian Network)

Brochure-TransEuropaExpress (sesta edizione)